Ad un anno dall'approvazione in Consiglio regionale della legge pro Canne della Battaglia, fortemente voluta e sostenuta dal suo relatore Ruggiero Mennea (PD) nella seduta del 22 novembre 2011, nulla purtroppo si è finora avverato di quanto il voto unanime nell'assemblea pugliese potesse prefigurare di positivo a favore del sito archeologico.
Una vergogna anche e soprattutto in questi tempi di "spending review", dove solo i Comuni virtuosi nella valorizzazione delle loro eccellenze potranno far fronte alla quadratura dei propri conti pubblici.
Partita con una dote iniziale di appena 7.000 euro, il minimo previsto per simili provvedimenti in base al bilancio della Regione, la legge n. 31 "Valorizzazione e divulgazione dei luoghi e della storia relativi alla Battaglia di Canne" ha battuto solo il record dei 607 giorni dal suo annuncio nella campagna elettorale per le regionali 2010 come uno dei punti-cardine del programma messo a punto da chi ne ha poi accompagnato l'iter fino all'entrata in vigore.
Un anno dopo resta tuttavia irrisolto il nodo cruciale: la gestione da parte della Soprintendenza archeologica alias la Direzione regionale dei Beni Culturali di un intero sito archeologico a maggioranza di proprietà del Comune di Barletta e solo per alcune particelle catastali riconducibili allo Stato.
La traumatica conclusione della seconda amministrazione Maffei ha peggiorato lo stato delle cose: tante le promesse mai mantenute sotto il velo dell'ipocrisia istituzionale e politica, giustificando nei misfatti lo "zero in condotta" assegnatole dall'opinione pubblica per la continua latitanza della classe politica e dirigenziale al governo nei mesi successivi all'approvazione della legge. Legge regionale che, pur provenendo da uno schieramento coerente alla giunta comunale, ha (forse per tale motivo) sofferto dello stallo.
In sede di confronto pubblico sulla redazione del bilancio ora da approvare dalla Commissaria prefettizia dott.ssa Manzone, il nostro Comitato aveva invocato l'inserimento di un capitolo non di spesa ma di entrata, valorizzando il cespite "Canne della Battaglia" per dare appunto realtà monetaria ad un sito che finora ha fornito solo alibi alla spesa corrente, a 75 anni dal suo acquisto avvenuta nel 1937. Ma da un orecchio è entrato e dall'altro è uscito dei presunti amministratori...
Come si rileva dal Protocollo d'intesa siglato il 27 febbraio 1999 fra l'allora Soprintendente Andreassi ed il sindaco Salerno sulla gestione mista separata, dove il Comune pagava come paga tutto e la Soprintendenza continua in una politica scollata dal territorio sotto l'aspetto dei mancati investimenti e dei tagli anche sotto l'aspetto occupazionale dell'accoglienza turistica (bookshop vuoto dopo il licenziamento di tre dipendenti dell'ex società concessionaria). Canne della Battaglia è tornata dunque sulla ribalta di tutta la Puglia solo a parole.
"Dura lex sed lex..." Non accadeva dai tempi in cui, negli anni Settanta-Ottanta, il dott. Carlo Ettore Borgia, quale operoso uomo di cultura e personalità politica barlettana di spicco in vari ambiti, assegnava a Canne della Battaglia come assessore regionale alla Cultura (coadiuvato dal compianto altro emerito studioso prof. Antonio Paolillo) la massima visibilità politica ed amministrativa su scala regionale.
Da queste illustri radici, il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, organizzazione di volontariato operante nei beni culturali e turismo dal 1953, ha già pubblicamente indicato per esperienza di fatti, vissuti anche a spese del pubblico erario, come solo la gestione diretta da parte del Comune potrà, una volta per tutte, risolvere i problemi dell'area di Canne della Battaglia, sito dove l'archeologia s'incrocia con le attività produttive, l'agriturismo, i trasporti su strada e ferroviari (unica stazione di tutta Italia dove si scende in un sito sulla maltrattata... tratta Barletta-Spinazzola).
Come pure finisce sotto lo scacco della sempre incombente speculazione edilizia il significativo patrimonio di edilizia rurale non tutelato, vedi la Masseria di Canne oggetto di attenzioni particolari al confine del degrado in cui scandalosamente tuttora versa la sottostante storica Fontana medievale di San Ruggiero (XII secolo).
Nino Vinella
Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
Barletta, 21 novembre 2012
LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...
http://www.barlettalive.it/news/Attualit%C3%A0/206036/news.aspx#main=articolo
http://kaleidoweb.net/news.php?id=346&pag=9
http://www.videobarletta.com/2012/11/21/canne-della-battaglia-dalla-legge-regionale-parole-parole-parole-soltanto-parole/