22/01/2013. BARLETTA – “ERA SOLO IERI”… COME RACCONTARE IL PASSATO PROSSIMO GUARDANDO AL FUTURO. A PICCOLI E GRANDI. SUCCESSO DELLE INIZIATIVE PROMOSSA DALL’ASSOCIAZIONE “ESPERANTO”.
Come nelle dichiarate intenzioni dei promotori, la serie di eventi conclusasi domenica scorsa, ed organizzata dall’Associazione Culturale “Esperanto” di Barletta, ha tentato di risolvere l’apparente contrapposizione fra passato e futuro.
“Già, perché siamo noi a voler tracciare, in maniera artificiosa, solchi decisi fra il qui ed ora, ed il lì e ieri”, ribadisce la prof.ssa Paola Alvisi, Presidente di Esperanto: “In realtà il tempo fluisce su un filo che talvolta ci risulta impercettibile, ma che c’è e lega tutti gli eventi ad una qualche causa. Abbiamo voluto regalare ai barlettani – aggiunge - un week-end all’insegna del recupero di questo filo conduttore”.
Rivisitando la moda, la tecnologia, la musica, i giochi, la scuola e l’alimentazione di una volta, con percorsi realmente interattivi per far conoscere in maniera esperienziale anche ai più giovani, così dipendenti dal video, le evoluzioni del secolo appena trascorso.
“Sarebbe stato impossibile imbastire un evento di tale portata senza la collaborazione di altri soggetti – sottolinea la prof. - pertanto i miei pubblici ringraziamenti vanno a tutti coloro che entusiasticamente hanno accettato di offrire in modo gratuito la loro professionalità e competenza: il prof. Greco e la prof.ssa Piccolo dell’Ipsia di Barletta per il settore moda; il prof. Candido per l’excursus sulla storia della musica; Lella Agresti e Luigi Pizzolorusso dell’Associazione “laportablv” di Andria, senza i quali non avremmo avuto lo splendido viaggio nel mondo dell’infanzia di una volta; la dott.ssa Digiorgio e la Sig.ra Di Pierro, che hanno mostrato a tutti com’era l’alimentazione prima dell’avvento del Bimby.
Un discorso a parte, poi, va fatto per la giovanissima rock band, guidata dal prof. Balzano, che “Esperanto” ha avuto il piacere di lanciare, segnandone l’esordio: si tratta delle “Empty Minds”, cinque scatenatissimi teen-agers di età compresa fra i dieci e i quattordici anni, con una vocalist undicenne che ha infuocato la platea con brani di Mina, della Caselli e dei Beatles.”
Anche la location della manifestazione è risultata essere alquanto originale: tutto si è svolto, in contemporanea, all’interno di due librerie, precisamente “La Penna Blu” e “Punto Einaudi”.
“Ci è sembrato giusto fornire agli eventi degli spazi adatti a valorizzarli, così ci è balenato in mente che anche dei luoghi insoliti potessero risultare congeniali alla cosa, e così, a giudicare dai commenti entusiastici rilasciati dai visitatori, è stato.”, dice ancora la prof.ssa Paola Alvisi “Avevamo chiesto ai visitatori di scrivere, se lo desideravano, un commento anonimo su appositi foglietti messi all’ingresso: per noi era importante avere un feed-back dell’evento. Bambini ed adulti si sono prestati volentieri a lasciare una traccia del proprio passaggio, talvolta firmando anche se non era richiesto.
Abbiamo raccolto più di un centinaio di riflessioni. Mi piacerebbe concludere quest’intervista proprio citandone testualmente qualcuna: “E’ stato un tuffo nel mio passato recente che mi ha fatto rivivere le emozioni che credevo di aver dimenticato”; “Iniziativa molto gradita, lontano da quello che può essere ipnotico e stralunante come i giochi elettronici e simili… aspettiamo altre iniziative simili”; “GRAZIE per aver dedicato il vostro tempo ai nostri bambini… sono carte assorbenti e tutto ciò che diamo loro, bene o male ritornerà al mondo!”; ed infine:”In una città sempre poco attenta a proporre qualunque tipo di iniziativa culturale, è importante che associazioni come “Esperanto” diano ai bambini e ai ragazzi opportunità per conoscere e crescere”.
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