Una mostra stupenda e l'occasione mancata: dimenticato il prof. Antonio Paolillo. Fu presidente del Museo e della Pinacoteca, presidente del Comitato Pro Canne della Battaglia e scrisse un apprezzato volume sul pittoreE' stata una bella occasione. La realizzazione della mostra «De Nittis e Tissot, pittori della vita moderna», a Palazzo della Marra di Barletta. E' stata, per me, davvero una bella occasione per poter ricordare mio marito, il prof. Antonio Paolillo, il quale per decenni l'ha sempre proposta, richiesta, desiderata ma? Ho avuto un nodo alla gola per la commozione: avrei tanto voluto che, in quel momento, mio marito fosse ancora in vita e potesse godere di tanta bellezza e tanta arte e illustrarla lui stesso ai visitatori essendo stato per molti anni presidente del Museo e Pinacoteca della città di Barletta.
Il prof. Antonio Paolillo, deceduto 17 anni fa, infatti, dedicò le competenze e le energie di una vita alla stesura di un libro sulla biografia e le opere pittoriche del nostro concittadino, stimato a livello mondiale. Questo libro dal titolo «La Galleria De Nittis di Barletta», contenente anni di ricerche e lavoro ininterrotto da parte dell'autore, fu pubblicato nel 1984 dalla Casa editrice Schena di Fasano (Brindisi), per celebrare il centenario della morte del grande pittore. Fu questo, per quella ricorrenza, l'unico ricordo tangibile che la città di Barletta dedicò all'illustre concittadino. Quest'opera, elegante e completa, e, come ho detto, frutto di anni di ricerche, mio marito volle regalarla alla sua Barletta, rinunciando ai diritti d'autore per sé e per gli eredi. Il libro, presentato dal grande maestro Domenico Purificato, riscosse un grande successo, andò per due volte in ristampa e le richieste non si fermarono alla nostra regione ma, da tutta Italia, giunsero parole di elogio e apprezzamento da parte di coloro che ne erano venuti in possesso. Ancora oggi ricevo telefonate da parte di uomini e donne di cultura che richiedono copie che, purtroppo non sono più in circolazione.
Più volte mi sono rivolta all'amministrazione comunale, nella persona del sindaco, sperando che ci fosse sensibilità culturale tale, da parte degli amministratori, per poter realizzare una ristampa, il che sarebbe andato a vantaggio solo ed esclusivamente della Cultura. Ma, come ben si può intendere: nessuna risposta, nessun cenno, nessun interesse. In effetti, capisco, per la logica del "do ut des", una persona che non c'è più non può rendersi "utile". Ero presente anche io, quindi, idealmente, all'inaugurazione. Dico idealmente perché, purtroppo, non ho ricevuto alcun biglietto d'invito da parte dell'organizzazione che, a quanto mi risulta, ne ha spediti e anche tanti.
E' stata una grande dimenticanza e sarebbe stata una bella occasione invitarmi non solo come barlettana ma, soprattutto, moglie e testimone del prof. Antonio Paolillo che tanto ha lavorato, con passione infinita allo studio delle opere del grande De Nittis. Sarebbe stata una bella occasione per ricordare quest'uomo perbene così come lo pensano tutti i suoi allievi, i suoi colleghi , i suoi amici e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo nel percorso della propria vita. E per ricordare a tutti, ma ai giovani soprattutto, che la cultura è cemento per le idee e per la crescita di un popolo e che chi non c'è più giova molto di più perché parla attraverso la memoria di ciò che ha prodotto e di chi lo ricorda e racconta. Un esempio per le nuove generazioni che, a volte, le ritroviamo smarrite ed erranti nell'universo della cultura e dei valori. Una organizzazione distratta non potrà, però, impedire il ricordo di chi veramente ha lasciato una traccia nell'esplorare, studiare e conoscere il celebre pittore. E' stata una bella occasione, peccato che sia stata smarrita.
Altre notizie su mio marito si possono evincere dal sito www.comitatoprocanne.com, cliccare su "chi siamo" e in calce alla pagina "presidenti fondatori" prof. Antonio Paolillo, alla memoria.
Elena Foschini Paolillo
Fonte:
La Gazzetta del Nord Barese 02/04/2006