10/03/2013. BARLETTA - L’ARTE IN TAVOLA: QUANDO IL TEATRO SI SPOSA CON LA BUONA CUCINA. BILANCIO POSITIVO DALLE QUATTRO SERATE AL SAN GIORGIO 27. ESPERIENZA DA RIPETERE: MAGARI ISPIRANDOSI A FIGURE, AVVENIMENTI, PERSONAGGI E STORIE DEL TERRITORIO..
In pieno centro storico, al San Giorgio 27, il programma di “Arte in tavola” si è tradotto come un modo diverso di vivere l’andare a cena fuori.
Lo spazio del locale, già architettonicamente predisposto con le sue suggestioni medievali, è così diventato un luogo comune in cui da ogni tavolo, nel rispetto dello spazio vitale, il pubblico dei commensali è stato spettatore e testimone partecipante, pienamente coinvolto in uno spettacolo teatrale, di improvvisazioni sceniche o di piccole suggestioni dal sapore artistico.
Per la prima edizione il luogo deputato è stato il San Giorgio di via san Giorgio, 27 a Barletta.
Le cucine, i tavoli, il forno, e gli spazi tra le sedie sono stati gli originali e suggestivi palcoscenici delle performance selezionate.
Formula già ampiamente sperimentate con successo altrove (a Firenze esistono avviate sale di cucina con tanto di ribalta) e che dunque a Barletta, dopo questo positivo di critica e di pubblico, potrà essere replicata ed arricchita di appuntamenti scenico-gastronomici, magari ispirati a figure, avvenimenti, personaggi e storie del territorio…
Questo il programma andato in scena fra tavolti e portate. Musica e Danza:15 FEBBRAIO “InBetWeen” di e con Andrea Lamacchia e Alessia Lovreglio. Commedia dell’Arte: 21 FEBBRAIO “Salti e Lazzi” di e con Olga Mascolo, Savino Italiano e Ivano Picciallo. CabareTeatro: 28 FEBBRAIO “Storie dal Basso” di e con Laura Vangi, Gianbattista Rossi e Nicola Calabrese. Commedia: 7 MARZO “Pazzo ad Arte” di e con Giuseppe Pestillo.
In particolare, è stato proprio quest’ultimo appuntamento a suscitare il clou della locandina.
Una rappresentazione dal titolo “Pazzo ad arte” di e con Giuseppe Pestillo, che ha visto lo svolgimento dell’ «azione scenica tra i tavoli di una calda e magica locanda shakespeariana».
Il giovane ma già bravo attore é diventato, di volta in volta, l’anima e il volto di personaggi diversi del dramma: da Amleto a Laerte, da Polonio a Claudio, il becchino col famo teschio del giullare Yorik, scegliendo tra il pubblico i suoi interlocutori ed improvvisati ma molto ben coinvolti colleghi attori. Almeno per una serata...
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