21/04/2013. AD UN MESE DALLA SCOMPARSA, ECCO “GLI ORI DI PIETRO MENNEA”: RICORDI, TESTIMONIANZE, EMOZIONI, IL TRIBUTO DI BARLETTA AL GRANDE CAMPIONE. UNA TARGA COMMEMORATIVA NELLA LIBRERIA LA PENNA BLU: "LA CORSA NON FINISCE MAI...".
Lo sport, la forza, la volontà, la cultura, la solidarietà e Barletta, sua città natale, i ricordi e le testimonianze nelle parole di chi ha vissuto con Pietro Mennea i migliori anni. Ecco il tributo dei barlettani nell’appuntamento presso la Libreria La Penna Blu, in Corso Vittorio Emanuele 49, con “Gli ori di Pietro Mennea”, incontro aperto al pubblico ad un mese dalla scomparsa del Campione.
L’evento, tenuto a battesimo da Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, Fermenti letterari (l'associazione culturale di Bari intervenuta con Marina Stancarone e Luca Lombardi) e PugliaLibre (presente il direttore Stefano Savella), si è svolto nell’ambito delle attività per la XVII Giornata Mondiale del Libro Unesco. A condurlo i giornalisti Nino Vinella e Floriana Tolve col supporto di documentari delle Teche RAI e di foto d’archivio, molte inedite al grande pubblico.
Affollatissima e “tutto esaurito” da La Penna Blu, libreria, luogo di cultura e di incontro: qui “l’uomo più veloce del mondo” aveva presentato nello scorso mese di novembre, in occasione del Premio Disfide conferitogli nel teatro Curci, le sue più recenti produzioni letterarie, come ha ricordato l’editore e scrittore Danilo Marano.
E proprio qui si è inteso tributare un affettuoso gesto di omaggio alla sua figura di atleta e di uomo "moltiplicatore di talenti" riprendendo il filo del racconto esattamente da dove Mennea lo aveva consegnato ai barlettani nell’ultima volata.
Con appassionati, documentati e commossi interventi sono stati ospiti i testimoni diretti della vita di Pietro Mennea: Elvira Autorino (figlia del prof. Alberto, suo insegnante di educazione fisica e scopritore all’istituto tecnico Cassandro quando gareggiava allenandosi senza palestre); Franco Frezza (il professore impegnato come e con lui nelle attività educative di contrasto al doping nelle scuole italiane); Franco Mascolo (il suo primo allenatore); Matteo Puttilli (figlio dell’indimenticabile Cosimino, campione italiano di marcia e suo fedele compagno di vita).
“Canne della Battaglia è il mio luogo simbolo, dove da una grande sconfitta riemergi solo se lo vuoi davvero”: ecco la frase di Mennea ricordata a dimostrazione dell’attaccamento di sempre al sito archeologico, sia nella giovinezza che nella fase più matura al tempo dell’incarico di europarlamentare con la costituzione come primo firmatario nel 2001 del Centro Studi “Annibale” per la Pace e l’integrazione fra i Popoli del Mediterraneo.
Ruggiero Mennea, in rappresentanza della famiglia e della vedova di Pietro, la signora Manuela Olivieri, ha salutato il pubblico ricordando l’impegno del Campione nei vari ambiti.
La professoressa Picardi ha ricordato con commozione la promessa di solidarietà mantenuta da Pietro Mennea verso il mondo di chi soffre, declamando una sua poesia in vernacolo.
Francesco Paolo Dellaquila, compagno di scuola del Campione, lo ha parimenti ricordato dedicandogli un componimento poetico in lingua, con fragoroso ed emozionatissimo applauso finale.
Su espresso desiderio degli organizzatori, nella particolare circostanza è stata intitolata la sala di lettura della libreria a Pietro Mennea e scoperta una targa commemorativa a suo nome in ricordo dell'avvenimento, presenti i fratelli Luigi e Vincenzo, madrina la signora Elvira Autorino. Menzione evocatrice della leggenda che continua: "La corsa non finisce mai..." Davvero.
LA GALLERIA FOTOGRAFICA SU FACEBOOK...
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LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...
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