27/04/2013. BARLETTA – SI E ‘ SPENTO L’ING. DUILIO MAGLIO: PROFESSIONISTA SERIO E RIGOROSO. LA SEVERITA’ E LA COSCIENZA. IL METODO E LA CONOSCENZA.
Si sono svolti ieri pomeriggio nella basilica del Sepolcro i funerali dell’ing. Duilio Maglio, spentosi all’età di 87 anni. Professionista severo, stimato anche fuori Barletta per le sue doti umane congiunte all’esercizio di competenze tecniche applicate con rigore e metodo nei vari ambiti, egli lascia una traccia profonda ed un segno indelebile, arricchito in ultimo come autore di vari libri a sfondo storico. Il ricordo di Nino Vinella.
“Duilio Maglio ha rappresentato un autentico termine di paragone. Come ingegnere: scrupolo, raziocinio, integrità morale e professionale, salda coscienza. Come uomo impegnato nel sociale: spirito di servizio, dedizione, passione. Come testimone del proprio tempo e come cittadino barlettano: una roccia.
Per anni, da corrispondente della Gazzetta, io di persona ne ho seguito l’attività, specie in rapporto alle opere pubbliche che a diverso titolo lo potevano vedere impegnato come direttore dei lavori e tecnico di riferimento. Fra gli altri, di uno in particolare, il teatro comunale Curci, ha fortemente voluto tradurre in un volume la sua esperienza di progettista, riuscendo splendidamente.
Nel 2009, per il cinquantesimo del crollo in via Canosa, egli ha aderito al Gruppo di lavoro formatosi con i parenti delle cinquantotto vittime e, rispondendo con entusiasmo alle sollecitazioni di dare pubblica sua testimonianza, si è indirizzato nel solco di un’attualità venuta fuori dalla storia vissuta in primissima persona.
Ai ragazzi delle scuole superiori seppe raccontare il lato oscuro di una tragedia della mala edilizia: con meticolosa documentazione e realismo, tradendo appena la forte emozione che mezzo secolo dopo lo vedeva in questi panni dopo aver vissuto le ore di quel 16 settembre 1959 del crollo da giovanissimo professionista sul luogo del disastro, e poi come tecnico esperto delle costruzioni arruolato dalla giustizia per capire le colpe, analizzare i perché, servire da esempio e da monito alle più giovani generazioni”.
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