29/04/2013. IMPROVVISA SCOMPARSA DI VITTORIO PALUMBIERI: GRAZIE A LUI IL TURISMO DI BARLETTA E’ DIVENTATO ADULTO. NEL SUO ALBO D’ORO TANTISSIME REALIZZAZIONI: IL CERTAME CAVALLERESCO DELLA DISFIDA DI BARLETTA, LA COLLEZIONE DE NITTIS, IL TEATRO CURCI.
E’ venuto a mancare improvvisamente stamattina Vittorio Palumbieri, ex direttore dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Barletta e Canne della Battaglia.
Originario della Basilicata (era nato a Venosa l’11 luglio 1937), il dottor Palumbieri è stato per decenni uno fra i principali protagonisti delle attività pubbliche tese alla sempre maggiore valorizzazione del patrimonio culturale cittadino nell’indotto del movimento turistico. Il giornalista Nino Vinella lo ricorda così.
“Vittorio Palumbieri, il direttore… E’ stato infatti ininterrottamente alla guida tecnica dell’Azienda di soggiorno dal 1966, anno fondativo nella scia dell’originaria Pro Loco, e ne ha seguito gli sviluppi e la successiva affermazione come centro motore delle aspirazioni di Barletta, col territorio, per un turismo che ne sapesse, e soprattutto volesse, riscoprire il fascino delle sue bellezze offrendole quale incentivo alla crescita economica diffusa.
Chi si occupa oggi di turismo, spesso con visioni approssimative, dimentica quanto si debba tutto all’opera di uomini del calibro di Vittorio Palumbieri: molte delle intuizioni di allora, inizio anni Settanta, restano valide e integre anche per i mutati scenari odierni, almeno in tema di realizzazioni e traguardi ancora più raggiungibili in ottica di mercato. Come pure lo stile fortemente espressivo, di sana e vivace vis polemica: Vittorio Palumbieri non le mandava a dire, e quando assumeva una posizione critica, la sosteneva con argomentazioni inconfutabili non prive di colorita forza comunicativa.
Un’opera instancabile quanto ricca di amore e di passione per Barletta, sua patria di adozione, specie sotto la presidenza del dott. Ruggiero Dimiccoli. Innumerevoli le tappe di questo cammino sorretto dall’impegno di uno staff coi fiocchi distintosi in una serie sterminata di eventi che hanno finito col raccogliere tutti i “preferiti” della cosiddetta barlettanità. Da quella più colta all’altra più schietta e popolare: ma sempre vera e sentita dalle gente.
Dai primissimi ”Quaderni” dell’Azienda, pubblicati per focalizzare i problemi delle litoranee, alle diverse pubblicazioni per i turisti e i visitatori, dépliants, cartoline, brochure seguite con cura da Palumbieri in prima persona. E poi la splendida invenzione del Certame cavalleresco della Disfida di Barletta, capace di portare in ambito europeo un episodio fino ad allora relegato alla storia d’Italia: Barletta come una piccola Cinecittà…
E l’impegno profuso nel restauro del Curci, un grande progetto assunto dall’Azienda in primissima persona, che ci ha restituito il nostro Teatro dando inizio alla ripresa di un cartellone che ha spaziato dalla lirica alla grande prosa con lo stesso polso fermo che ha regalato alla città le tantissime stagioni del teatro estivo nell’arena del Castello, altro luogo promosso dall’Azienda a rango di protagonista.
Senza infine dimenticare, fra gli altri, il convegno sulla valorizzazione del centro storico e la collezione De Nittis, capitolo madre dell’attività istituzionale dell’Azienda destinata, grazie a Palumbieri, ad essere ricordata come termine di paragone di tutto un modo di concepire e fare turismo oggi da rivalutare oltre certe limitate impostazioni dettate da interessi diversi”.
I funerali si svolgono domani pomeriggio, martedì 30 aprile, alle 16 nella Basilica del Sepolcro. Alla signora Nietta ed al figlio Alfonso le condoglianze della Gazzetta.
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