28/04/2006. LA FERROVIA BARLETTA-SPINAZZOLA VALORE AGGIUNTO DELLA SESTA PROVINCIA.
Pubblichiamo la lettera di ringraziamento inviata a Lino Patruno, Direttore de "La Gazzetta del Mezzogiorno", per l'inchiesta sulle stazioni di Puglia e sulle linee ferroviare cosiddette "minori" da rilanciare in chiave turistica e culturale a beneficio del Territorio.
Caro Direttore, dieci e lode a Lucia Schinzano per l’inchiesta sulle vecche stazioni di Puglia pubblicata in due puntate, con ottima capacità di sintetizzare una molteplicità di aspetti davvero molto stimolante per mantenere alta l’attenzione dei Lettori sulla vasta galassia della mobilità sostenibile su rotaia nella nostra regione. Da qualche anno, il nostro Comitato (sostenuto dall’Agenzia turistica Puglia Imperiale del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino nel quadro del sistema turistico locale) ha sempre più identificato gran parte della propria attività nella valorizzazione delle risorse culturali e turistiche locali sposandola all’idea di riqualificare la storica ferrovia Barletta-Spinazzola con l’iniziativa denominata “Il treno dell’archeologia e dell’ambiente nella valle d’Ofanto: prossima fermata, la Storia!” molto ben evidenziata dall’inchiesta in parola. Il binario che dall’Adriatico porta su fino alla Murgia si offre oggi come un asse ferroviario privilegiato per riscoprire paesaggi e panorami inediti, con l’occhio del viaggiatore che torna a rivedere dal finestrino gli scorci di questa natura mescolata alle memorie di un glorioso passato. Cinque fermate in altrettanti luoghi culturali di immediata grande fama e spendibilità nel marketing territoriale: si va da Barletta a Canne della Battaglia (unica stazione d’Italia dove si scende direttamente in un sito archeologico celebre nel mondo intero), a Canosa, Minervino e Spinazzola dove nuove scoperte stanno alzando il tasso d’interesse dei visitatori. Vecchia stazioni si, ma con nuovi sogni in buona parte già realizzati: se nella nostra stazione di Canne della Battaglia abbiamo aperto e stiamo mantenendo con molto spirito di sacrificio un punto di assistenza turistica con belvedere sulla cittadella e dintorni, nella vicina stazione di Canosa una cooperativa di giovani coraggiosi ha allestito un delizioso ristorante dove si mangia con tutto il sapore dei prodotti tipici nostrani ed il fischio del treno di passaggio! Concepita a fine Ottocento come tratto intermedio di collegamento fra la costa e l’entroterra, la linea ferroviaria Barletta-Spinazzola è oggi l’unica struttura rotabile percorribile tutta all’interno della Sesta provincia pugliese, che attraversa longitudinalmente come una “cerniera” capace di stringere nuove opportunità di sviluppo in quest’area che si ritrova a dover ripensare le sue chances. Ecco perché, ad integrare le proposte emerse dall’inchiesta della Gazzetta, il nostro Comitato vorrebbe pubblicamente farsi anche promotore di una conferenza stabile di servizio fra i quattro Comuni (Barletta, Canosa, Minervino e Spinazzola) toccati dalla ferrovia da intendere come valore aggiunto della Sesta provincia, i quali, sempre con l’ausilio di Puglia Imperiale per l’aspetto più specifico della promozione in chiave turistico-culturale, possano modulare una specifica azione di sistema in rete, così da mantenere a regime lo schema dei “piccoli viaggi di riscoperta” col treno dell’archeologia e dell’ambiente nella valle d’Ofanto immettendovi il necessario personale con risorse umane formate ad hoc (guide, assistenti, etc.), aiuti finanziari quanto basta e la prospettiva di un rilancio non più affidato alla provvidenza ma alla capacità di giocare sempre meglio nella stessa squadra.
Nino Vinella Presidente Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia Barletta
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