24/01/2014. BARLETTA – DOMENICA 30 GENNAIO 1944: QUANDO BENEDETTO CROCE FU OSPITE IN CASA DEL PROF. MICHELE CASSANDRO. IL RICORDO A SETTANT’ANNI DAL PRIMO CONGRESSO ANTIFASCISTA DI BARI.
Domenica 30 gennaio 1944, il filosofo Benedetto Croce, che aveva presieduto a Bari il primo congresso antifascista dell'Italia liberata (al sud) dagli Alleati mentre durava ancora il secondo conflitto mondiale, fece tappa nel viaggio di ritorno verso Napoli a Barletta.
Fu ospite dell'amico prof. Michele Cassandro, personalità di quella Barletta che ne condivideva le idee liberali, nella casa che si trovava in piazza Sant'Antonio: quasi una riunione di famiglia, in quella stessa famiglia che avrebbe illustrato la Città con un'intera generazione di barlettani nelle istituzioni, in politica, nella cultura.
Demolito il palazzo verso la fine degli Anni Sessanta, sul nuovo fabbricato nell'attuale medesima piazza intitolata a Federico II di Svevia, la prof.ssa Anna Cassandro Sernia, consigliere comunale del Partito Liberale Italiano, autrice e ricercatrice storica, sorella dell'on. Manlio Livio (di cui a dicembre si é ricordato il quarantesimo della prematura scomparsa in un incidente stradale), figlia del professor Cassandro ed all'epoca presidente della Sezione barlettana della Società di Storia Patria per la Puglia, scoprì nel 1972 la lapide di cui parliamo in questo articolo. LA NOTA STORICA...
«Il primo congresso democratico che si raduni nel continente europeo dal giorno in cui Hitler vi spense il lume della democrazia».
Così Radio Londra diffuse la notizia del congresso di Bari dei Comitati di Liberazione Nazionale che si svolse nel Teatro Piccinni il 28 e 29 gennaio 1944, settant’anni fa, aperto da un discorso di Benedetto Croce.
Le forze dell’antifascismo che si riconoscevano nei CLN (Comitati di Liberazione Nazionale) si dettero appuntamento nel capoluogo pugliese, a distanza di pochi mesi dalla caduta di Mussolini (25 luglio 1943), in un contesto caratterizzato dall’occupazione militare anglo-americana e dalla sopravvivenza della monarchia e del governo Badoglio transfughi a Brindisi dopo subito dopo l’armistizio.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno.it
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Settant’anni fa a Bari la libertà riacquistò la sua voce di VITO ANTONIO LEUZZI
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