06/12/2014. BARLETTA – PRESENTATA AL GOS LA RASSEGNA “6 DA TEATRO?” ALLESTITA DA “LA FABBRIKA” DI ERMANNO RIZZI E ALESSANDRO PIAZZOLLA: SEI SPETTACOLI DALL’11 GENNAIO AL 5 APRILE. PERPLESSITA’ SU SPAZI URBANI E VIVIBILITA’ DEL QUARTIERE-CERNIERA NELL'EX DISTILLERIA.
E’ stato presentato in conferenza stampa allargata al pubblico ieri, venerdì 5 dicembre 2014, alle 18.00 presso il teatro Gos, in viale Marconi 49, il programma della Rassegna Teatrale della Fabbrika, che comincerà ufficialmente l’11 Gennaio 2015 e si concluderà il 5 aprile 2015.
La rassegna, patrocinata dal Teatro pubblico pugliese e quest’anno cofinanziata dal Comune di Barletta (5.000 euro), sarà composta da sei spettacoli, tra cui un monologo, diversamente dalla programmazione dello scorso anno, e sarà supervisionata dalla direzione artistica di Ermanno Rizzi e Alessandro Piazzolla che hanno illustrato in anteprima la rassegna con l’intervento di attori.
Un’iniziativa importante, a cura dell’ATI “La Fabbrika Teatro”, composta dalle associazioni Giovani Idee e Teatro Fantasia, che mira a consolidare un rapporto duraturo con il pubblico ormai avviato da tre anni.
La rassegna dal titolo dal titolo “ 6 da teatro?” quest’anno sarà caratterizzata da testi leggeri e coinvolgenti, vicini anche al pubblico più giovane e si terrà come per gli scorsi due anni passati presso il laboratorio urbano Giovani Open Space, punto focale di un attività artistica e teatrale che mira a dare valore e luce alla periferia della nostra città, ma che dedica il proprio lavoro a tutti i cittadini di Barletta.
A proposito di luce e servizi connessi alla vivibilità del quartiere-cerniera nel quale il GOS opera (area ex Distilleria fra Viale Marconi e Via Vittorio Veneto), l’intervento dell’assessore all’identità culturale Giusy Caroppo ha indirettamente tranquillizzato sulle opere in cantiere dal Comune e risposto ad alcune osservazioni critiche da parte dei giornalisti e del pubblico, per esempio, sull’assente pubblica illuminazione o sui collegamenti a mezzo servizio trasporto pubblico urbano che, più in generale, disincentiva dalla frequenza del GOS nonostante il coraggioso impegno civico, artistico e culturale di chi vi opera.
LA REDAZIONE
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