21/12/2014. BARLETTA - PAOLILLO, CENTO ANNI DI CINEMA: DAL POLITEAMA (1914) ALLA MULTISALA (2014). IL FASCINO DI TUTTO UN SECOLO TRASCORSO NELLA STORIA ITALIANA E DELLA CITTA'. AMARCORD DI GENERAZIONI VISSUTO DA SEMPRE COME LUOGO DI CULTURA E SPETTACOLO PER TUTTI .
Cento anni fa, Barletta scopriva nel Politeama Paolillo quel luogo straordinario dove si proiettavano le prime pellicole del cinema muto al suono delle musiche di commento al pianoforte e, spostate le panche, si organizzavano feste danzanti e concerti.
Luogo carico di fascino e ricordi, oggi restituito alla memoria per le iniziative del centenario, tenuto a battesimo nella rinnovata struttura multisala (tre spazi distinti con grandi schermi digitali) innanzitutto dalla famiglia e dalla comunità cittadina, col tocco gentile degli auguri fatti da chi il cinema lo produce e lo fa…
Una serata divenuta la “notte bianca del cinema”, con la proiezione di un’antica pellicola d’inizio Novecento, il galà degli ospiti ed un nutrito carnet di appuntamenti, compresa una stupenda mostra fotografica e documentaria dagli archivi di casa Paolillo.
A fare gli onori di casa i discendenti della tradizione di una famiglia, i Paolillo, che dal fondatore Francesco ha attraverso il secolo col figlio, l’avvocato Giuseppe, ed ora anima l’attività con Francesco, nipote del capostipite, ed a loro volta dagli eredi.
E c’è una persona in particolare a vegliare su questa dinastia: la signora Renata, novantasei primavere, giovanissima di spirito, testimone del tempo lei vedova dell’avvocato Peppino Paolillo. Lei a cui figli, nipoti e familiari tutti, col pubblico a farle corona, hanno dedicato la targa commemorativa offerta dal presidente del Consorzio teatro pubblico pugliese e dell’Agis Puglia, Carmelo Grassi.
Fascino di un centenario carico di nostalgia, dove a far rivivere sensazioni e passato, si può giocare ad immaginare quanta gente, quanti spettatori, quante vite umane siano andati e riflettersi in quel grande telone bianco issato nella sala del Politeama Paolillo dal 1914 fino a cento anni dopo…
Centenari ed anniversari che s’incrociano nella fantasia ed anche nella Storia italiana, alle prese con le rievocazione della Grande Guerra già scoppiata nel resto d’Europa e che avrebbe insanguinato il nostro Paese il 24 maggio 1915.
Quando la corazzata austroungarica Helgoland avrebbe cannoneggiato il Castello di Barletta…
Facile allora immaginare quel giovanotto di appena diciott’anni, vestito elegante con la paglietta, che passa dalla biglietteria del Politeama Paolillo, così poco distante da casa sua, per entrare a vedersi il film proiettato all’inaugurazione.
Un giovanotto allegro ma fedele al sentimento di Patria, che meno di un anno dopo avrebbe indossato la divisa da bersagliere e sarebbe corso, da volontario, a combattere sul confine, in trincea contro lo straniero.
Un giovanotto che sarebbe passato alla Storia nazionale come la prima medaglia d’oro della Grande Guerra.
Un eroe nato a Barletta: quel giovanotto che si chiamava Giuseppe Carli…
NINO VINELLA
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