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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

24/12/2014.  BARLETTA - ANTONIO DALOISO VINCITORE SU RAI 2: E' LUI "IL PIU' GRANDE PASTICCERE" D'ITALIA. GIA' CAMPIONE DEL MONDO NEL 2011, 25 ANNI, UN VERO PERSONAGGIO. QUANDO REALIZZO' NEL 2013 IL COLOSSO DI BARLETTA IN ZUCCHERO: ERACLIO GIGANTESCO DA GUINNESS .

Antonio Daloiso, barlettano purosangue, 25 anni, é il vincitore su Rai Due: é lui "il più grande pasticcere" d'Italia.

Al termine dell'ultima trasmissione andata in onda ieri sera, madrina la splendida Caterina Balivo, Antonio si é aggiudicato il titolo di primo assoluto dopo aver superato le prove architettate dalla giuria di esperti e del maestro pasticcere Massari.

Successo tv per pasticcere barlettano, Pastore: “Infonde coraggio e ottimismo. Per lui cerimonia in Consiglio regionale”

La maestria di Antonio Daloiso, nota da tempo ai barlettani e ai pugliesi, oltre che riconosciuta dagli addetti ai lavori per i tanti premi e riconoscimenti ottenuti, su tutti quello di campione del mondo juniores, ora è di dominio pubblico. Antonio interpreta al meglio tutto quanto di buono la Puglia può offrire, la voglia di fare e di riuscire che hanno i nostri ragazzi, le loro grandi capacità che derivano dalle nostre tradizioni più antiche.
Il Consiglio regionale, come annunciato dal presidente Introna, al quale avevo parlato del pasticcere barlettano con orgoglio e compiacimento, riceverà Antonio per una cerimonia ufficiale a suggello del suo successo che è anche quello della sua città, Barletta, e della Puglia.
Antonio Daloiso ha dimostrato che nella identità e nella bontà dei prodotti e dei mestieri della nostra regione, ci sono le risorse per crescere e per riuscire. Il suo è un buon esempio che infonde coraggio e ottimismo.
Auguri Antonio e grazie per avere mostrato il lato buono, bello e genuino della Puglia.

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"BUON COMPLEANNO ARE'!" ECCO LA TORTA GIGANTE DI ANTONIO DALOISO...

Per due ore, in corso Vittorio Emanuele, ci sono stati due Eraclio: l’originale di bronzo, alto quasi sei metri, ed il suo gemello di zucchero alto poco meno di quattro metri… Miracolo della grande arte di pasticceria del giovane ma già campione mondiale Antonio Daloiso, protagonista (con la sua allegra brigata di aspiranti pasticcieri) dell’omaggio dolce e goloso al Colosso di Barletta, il più alto e più grande dei Barlettani, in questa domenica 19 maggio del suo 522° compleanno.La storia vuole che qualche mese prima che Colombo scoprisse l’America, furono i Barlettani, a proprie spese di bilancio comunale, a scoprire come simbolo della Città, in quel 19 maggio 1491, la statua di Eraclio a cui erano state appena rifatte le gambe e le braccia, issandolo sul basamento allora addossata direttamente alla parte della Basilica del Sepolcro. Un evento di assoluto valore storico nella tradizione popolare barlettana più profonda e radicata.Che oggi si è ripetuto - pari pari ma con altre suggestioni - grazie al tocco professionale del maestro pasticciere Antonio Daloiso. Intervistato dal giornalista Nino Vinella (protagonista quale ospite nel 1991 della diretta televisiva trasmessa da Rai Uno Mattina per il 500° del Colosso), a fianco di Mariagrazia Vitobello, presidente del Centro Studi Barletta in rosa, promotrice della manifestazione unitamente al Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia per gli appuntamenti della Settimana del Patrimonio culturale in Puglia Imperiale, il campione mondiale di pasticceria ha spiegato al pubblico le fasi preparatorie in laboratorio. Venti giorni di lavorazione del tutto artigianale ma sempre molto, molto artistica, con la riproduzione in scala del Colosso studiata al computer, un’armatura di metallo, la scultura in gesso e polistirolo, lo strato esterno di zucchero, infine il tocco di colore: una “creazione”-capolavoro degna di essere ben rappresentativa del monumento unico al mondo costituito appunto da Eraclio, bronzo di provenienza bizantina che la tradizione vuole portare sul lido di Barletta a bordo di una nave veneziana proveniente dal sacco di Costantinopoli dopo la IV crociata del 1204. La statua di zucchero è giunta in corso Vittorio Emanuele accolta dal fragoroso applauso delle centinaia di convenuti, fra barlettani e turisti curiosi dell’evento. Febbrili ma precise le fasi dell’installazione, con la riproduzione in zucchero del Colosso che ha sovrastato il basamento a più ripiani anch’esso in zucchero: minuti di suspence durante questa fase di montaggio, e poi la “ola” per il fissaggio della croce nel pugno alzato di Eraclio. Sulle note di “Tanti auguri a Te” e sulla promessa di iscrivere la statua nelle candidature per il Guinnes dei primati mondiali…Una vera e propria standing ovation ha saluto il finale dell’installazione, seguita poi al termine dalla degustazione delle centinaia di piccoli bigné alla crema nel disciplinato assalto di grandi e piccini nel finale della splendida mattinata destinata a passare in archivio come altra pagina del plurisecolare rapporto fra Eraclio il Colosso e la sua Barletta.

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